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Seconda fase della campagna elettorale: costruzione del progetto per cambiare Udine con una coalizione aperta per i cittadini protagonisti davvero.

Insieme cambiamo Udine ancora. È questo lo slogan che ho scelto per la campagna elettorale e che ho presentato alla conferenza stampa dello scorso 10 gennaio. La campagna è entrata nella sua seconda fase: costruzione del progetto con un nuovo metodo di lavoro inedito, capace di creare un dialogo tra le forze politiche e il civismo di tutti i cittadini che vogliono cambiare sempre di più Udine. Il mio desiderio è creare un rapporto paritario tra l’esperienza e le capacità dei partiti del centrosinistra e la freschezza e il pragmatismo delle energie civiche già organizzate e di quelle in via di organizzazione che hanno voglia di metterci la faccia e di rimboccarsi le maniche, non più come un valore aggiunto, ma come assoluti coprotagonisti del governo della città. Mi sono candidato per portare la mia esperienza politica e amministrativa al servizio di un progetto dove il civismo conta almeno quanto i partiti e dove il sindaco non è solo una personalità autorevole, ma soprattutto un sindaco “con-cittadino”: un amministratore che sta tra le con la gente e governa da udinese con gli udinesi. Alcuni degli attori del percorso del progetto di cambiamento di Udine ci sono già, e sono le componenti di una “coalizione in nuce”, già pronta ad allargarsi. Non solo il Partito Democratico, che ha solide radici in questa città, ma anche una parte della sinistra e, soprattutto, il civismo a cominciare dai gruppi che si sono già creati spontaneamente nei mesi scorsi.