Ho sempre ritenuto fondamentale il dialogo tra il centro e i quartieri, la “periferia”, per usare un termine inteso nella sua accezione più positiva. Per questo motivo ho cercato il dialogo con le realtà locali. I processi bottom up, che mettono al centro il pensiero e le opinioni di chi il quartiere lo vive, e, proprio per tale motivo, è in grado di conoscere le necessità della zona.
Ho favorito le iniziative fieristiche che valorizzino la cultura e l’identità dei borghi, a patto che tali iniziative fossero frutto di dialogo e condivisione con le persone del luogo.
Perché il centro deve essere un punto di partenza per la valorizzazione del territorio circostante, nel rispetto delle idee che da esso provengono, valorizzando le diversità.

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